Salta al contenuto principale
Editoriali

Mercato sufficiente, la priorità resta la salvezza

Da 5 Febbraio 2015 - 13:05Non Ci Sono Commenti4 min leggere

Trascorsi due giorni dalla chiusura del mercato di gennaio e passato lo “stordimento” dovuto a dieci ore di telefonate, contatti, e confronti per redigere il “tempo reale” è tempo di un bilancio della campagna trasferimenti condotta dal Vicenza. L’analisi, per quanto ci riguarda, porta ad un giudizio più che sufficiente, anche perché le premesse erano quelle di un mercato da affrontare senza i mezzi per rinforzare in maniera importante la squadra come affermato dal presidente Tiziano Cunico prima delle festività Natalizie. La base era però quella di mantenere in organico i pezzi migliori, perché rinforzare, o meglio completare nel caso del Vicenza, l’organico significa necessariamente non cedere i giocatori cardini della squadra. Per questo, come tutti i tifosi, abbiamo vissuto con preoccupazione e con nulla condivisione, la trattativa che avrebbe potuto portare Cocco al Pescara, anche perché Cocco, voluto fortemente da Giovanni Lopez in estate, è diventato un punto fermo anche di Pasquale Marino. Ma è proprio il gruppo che non andava toccato e questo è stato senza dubbio una novità positiva rispetto al passato quando non c’era edizione di mercato in cui si cedesse almeno un pezzo importante. Vita, Serraiocco, Manfredini, Petagna e Spinazzola, garantiscono un qualcosa in più di chi è partito e consegnano a mister Marino un Vicenza che ha tutto per centrare l’obiettivo salvezza, anche con un certo anticipo sull’ultima giornata. Questo, è senza dubbio il Vicenza più completo degli ultimi dieci anni, con giocatori, come Di Gennaro, Ragusa, Sampirisi, Moretti, che sono arrivati grazie alla finestra di settembre in cui il Vicenza ha potuto fare mercato da solo. Ma la forza di questa squadra parte dalla solidità di un gruppo che è stato plasmato dal duo Lopez e Praticò, che l’ha costruito dalle macerie della retrocessione di due anni fa. Lavoro che è stato correttamente riconosciuto da un giocatore esperto come Di Gennaro e anche da Pasquale Marino, che oltre a confermarsi un ottimo allenatore, ha mostrato anche di essere un signore. La squadra adesso gioca un ottimo calcio, ha trovato fiducia e consapevolezza nei suoi mezzi, e ha pochi punti deboli, il tutto paragonato alle rivali nella corsa alla salvezza. Se invece la si paragona a chi ha costruito organici per puntare alle zone alte della graduatoria, il discorso cambia, ma nel calcio non esistono leggi matematiche per stabilire i risultati del campo e quindi è sempre opportuno non mettere limiti alla Provvidenza. La parola d’ordine, fino alla fine del campionato, potrebbe essere quindi di continuare sulla strada tracciata, tenendo ben piantati i piedi per terra e raggiungere prima possibile la quota salvezza. E non si pensi che sia una frase fatta, perché la serie B ha innumerevoli esempi di compagini che dalle zone alte sono scivolate in fondo alla classifica, per cui bisognerà mantenere altissima la determinazione, la grinta e la concentrazione in ogni partita, armi che in serie B sono fondamentali. Il tutto fino a giugno quando ahinoi, la squadra perderà undici giocatori arrivati a Vicenza in prestito (tra cui, Di Gennaro, Ragusa, Sampirisi, Spinazzola, Moretti, etc.) per cui sarà un Vicenza da rifare quasi da zero. Anche perché, tra i giocatori di proprietà, c’è già chi come Sbrissa a giugno lascierà Vicenza in quanto Everton, Sassuolo, Palermo (con la Juventus che sorveglia la situazione) hanno impostato l’acquisto del giovane biancorosso. Il futuro insomma vedrà il Vicenza perdere pezzi importanti, ed è bene sottolinearlo fin da adesso; intanto però l’obiettivo è portare a casa la permanenza in serie B, poi, se ce ne sarà la possibilità, lottare per raggiungere il massimo credendoci fino alla fine

Facebook Notice for EU! You need to login to view and post FB Comments!

Lascia una Risposta

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.